Ucraina, Giorgia Meloni attacca: "È fallito il piano russo di piegare gli ucraini"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Ucraina, Giorgia Meloni attacca: “È fallito il piano russo di piegare gli ucraini”

Giorgia Meloni durante un discorso

Alla Conferenza di Roma l’Europa rilancia la ricostruzione dell’Ucraina con 10 miliardi di euro. Meloni e Zelensky tracciano il futuro.

Il 2025 potrebbe segnare un momento di svolta per l’Ucraina. La Conferenza per la ricostruzione di Kiev, ospitata a Roma, ha consolidato il sostegno dell’Occidente, con la promessa di 10 miliardi di euro destinati al rilancio del Paese. Un impegno che va oltre la solidarietà simbolica: si tratta di investimenti concreti in energia, infrastrutture, sanità e innovazione tecnologica.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni – newsmondo.it

Una nuova fase per Kiev: tra resistenza e ricostruzione

Come riportato da ansa.it, La premier italiana Giorgia Meloni ha dichiarato: “è fallito il piano russo di piegare gli ucraini con il freddo, la fame e la paura”, sottolineando come il popolo ucraino abbia dimostrato una resilienza che oggi ispira il progetto di un nuovo piano Marshall. Zelensky, dal canto suo, ha invocato una strategia chiara: “Ci serve un piano di recupero e di resilienza chiaro. Un po’ come il piano Marshall”.

Alla Nuvola, la qualità degli stand tecnologici e medici ha mostrato che “l’economia ucraina non si è fermata”, mentre l’obiettivo ora è quello di “ricostruire tutto ciò che ha distrutto la Russia”. L’idea di un “miracolo economico dell’Ucraina” nasce proprio dal parallelismo con la ripresa italiana del dopoguerra.

L’Occidente compatto e il ruolo dell’Italia

La presenza degli Stati Uniti nel formato dei Volenterosi, con l’inviato speciale Keith Kellogg, rafforza la coalizione occidentale guidata da Francia e Gran Bretagna. L’Unione Europea ha rilanciato il proprio impegno: “Ora più che mai l’Ucraina può contare sull’Ue”, ha assicurato Ursula von der Leyen, che ha anche annunciato un nuovo Fondo europeo per la ricostruzione.

La first lady Olena Zelenska ha ricordato che è “fondamentale che al centro della ripresa vengano messe le persone”. Una posizione condivisa anche dai partner europei, che ribadiscono il principio secondo cui “della ricostruzione non deve trarre beneficio Mosca o chi ne ha appoggiato la guerra”.

Secondo la Banca Mondiale, saranno necessari fino a 500 miliardi di euro. I 200 accordi siglati a Roma per un valore di 10 miliardi rappresentano un passo iniziale, ma significativo. Come ha detto Sergio Mattarella, “oggi è più che mai cruciale che Kiev avverta che non è sola”.

Mosca, tuttavia, reagisce duramente, definendo la conferenza una manifestazione di “ingordigia” e “brama di dominio”. Ma Meloni ribatte: “La pace si costruisce non con i buoni propositi, ma con la deterrenza”.

Leggi anche
L’uranio arricchito dell’Iran scampa ai raid USA-Israele: la rivelazione che preoccupa il mondo

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Luglio 2025 9:35

L’uranio arricchito dell’Iran scampa ai raid USA-Israele: la rivelazione che preoccupa il mondo

nl pixel